Ticino e Grigioni

Marco Camenisch è libero

Il noto anarchico grigionese è uscito venerdì dal carcere. Potrebbe venire in Ticino a vivere

  • 14 March 2017, 17:57
  • 8 June 2023, 03:10
Una vita passata dietro le sbarre

Una vita passata dietro le sbarre

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Marco Camenisch è un uomo libero. L’ecoterrorista grigionese ha lasciato venerdì la prigione. Dopo diverse indiscrezioni la conferma è arrivata oggi, martedì, dalla RTR.

Seppur non abbia intenzione di parlare con la stampa, secondo le fonti grigionesi il 63enne potrebbe scegliere il Ticino come sua nuova casa. Qui sono molte le sue conoscenze e nemmeno mancano gli ammiratori, fattore che potrebbe aiutarlo a ricostruirsi una vita. Nella biografia di Kurt Brandenberger, apparsa nel 2015, Camenisch indicava anche il Giura e Zurigo quali possibili luoghi di vita post-carcere.

L’anarchico poschiavino aveva in passato già chiesto la scarcerazione anticipata, ma gli era stata negata per i suoi rapporti con i movimenti estremisti, mai cessati. Il termine della pena sarebbe scaduto ufficialmente nel maggio 2018.

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Da Brusio all’ecoterrorismo

La prima condanna di Marco Camenisch risale al 1981, quando al figlio di una guardia di confine di Campocologno, furono inflitti 10 anni di reclusione per un attentato dinamitardo al traliccio di una centrale elettrica nei pressi di Bad Ragaz (SG) avvenuto due anni prima. Restò in carcere pochi mesi: il 17 dicembre 1981 con altri cinque detenuti fu protagonista di un’evasione dal penitenziario di Regensdorf (ZH) che causò la morte di secondino e il ferimento grave di un altro.

Rimasto latitante anche dopo l'uccisione della guardia di confine a Brusio, Camenisch fu fermato il 5 novembre 1991 in Italia presso Massa Carrara, dove aveva allacciato contatti con il locale movimento anarchico: alla richiesta dei documenti sparò a un carabiniere ferendolo a un braccio. Il 2 aprile 1993 venne condannato a 12 anni di carcere per tentato omicidio e per tre attentati a tralicci dell'Enel in Toscana. L'ecoterrorista fu estradato in Svizzera nell'aprile 2002, dove oltre all’espiazione della pena del 1981 lo attendeva il nuovo processo.

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