Ticino e Grigioni

"Mascherina anche negli uffici"

Franco Denti sull'aumento dei contagi: "Vanno ridotte le manifestazioni. Stop agli sport minori. Dobbiamo stringere i denti fino a marzo"

  • 14 ottobre 2020, 15:22
  • 10 giugno 2023, 05:32

Newsdesk 14.10.2020 L'intervista completa di Joe Pieracci a Franco Denti

RSI Ticino e Grigioni 14.10.2020, 14:59

  • tipress

In Ticino nelle ultime 24 ore si sono contati 102 nuovi casi di positività al Covid-19. Il direttore del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), Raffaele De Rosa ieri si è detto "preoccupato"; un timore condiviso dal presidente dell'ordine dei medici del canton Ticino Franco Denti.

Si può dire che siamo ormai entrati nella seconda ondata?
"Le cifre globali sono preoccupanti in tutta Europa, cosi come in Svizzera ed in Ticino. Sappiamo come funziona il Covid-19: prima si alza il numero dei casi positivi. Poi nel giro di 1-2 settimane aumentano le ospedalizzazioni. E dopo circa 3 settimane aumentano i ricoveri in cure intense. L’età media si sta alzando: in estate i positivi erano piuttosto giovani, ora invece è attorno ai 60 anni".

Le misure varate settimana scorsa dal Governo ticinese bastano a questo punto?
"Io credo che le misure prese siano giuste, ma visti i numeri odierni bisognerà aggiungerne altre".

Per esempio…?
"La cosa più importante è quella di ridurre il più possibile tutti gli assembramenti. Il portare la mascherina va esteso a tutti i luoghi chiusi, quindi anche negli uffici dove non si può mantenere la distanza sociale. E poi ridurre quelle manifestazioni che hanno generato un numero di contatti elevati, mettendo in crisi il contact tracing. Noi non possiamo permetterci che il contact tracing non sia più attivo e dunque credo che le attività sportive minori, per esempio, siano da sospendere".

RG 12.30 del 14.10.2020 Il servizio di Alessandro Broggini

RSI Ticino e Grigioni 14.10.2020, 14:59

  • keystone

E’ di oggi la notizia della positività di un giocatore dell’HC Lugano: Alessio Bertaggia. La squadra è in quarantena. Il rischio è che il campionato si debba fermare…
"E’ un rischio che la Federazione svizzera penso abbia considerato. Si sapeva che prima o poi dei casi positivi, anche nelle squadre professionistiche che hanno dei controlli maggiori rispetto a quelle degli sport minori, potevano capitare".

Bus e treni dei pendolari al mattino in Ticino sono pieni. I passeggeri spesso sono stipati in pochi metri. Ed il social distancing è impossibile da tenere. Secondo lei questa situazione ora è critica?
"Il rischio si riduce portando la mascherina. Ma è evidente che bisognerà farci una riflessione. Non si possono stipare i cittadini come sardine perché in questa situazione anche la mascherina può mostrare i suoi limiti".

I letti in cure intese sono sufficienti stavolta? Siamo pronti?
"Nel piano previsto di potenziamento delle cure intense si può arrivare in breve tempo ai numeri di marzo. Spero che siano sufficienti. Non credo che arriveremo a quei numeri. Ma dobbiamo impostare tutto sull’individuazione dei casi positivi e sull’isolamento. La medicina ambulatoriale deve essere valorizzata il più possibile, per esempio attraverso i check point".

Intanto ieri il Ministero pubblico ha aperto un procedimento penale per le morti avvenute a causa del Covid-19 in primavera alla casa anziani di Sementina…
"Aprire un’inchiesta non vuol dire per forza di cosa avere dei colpevoli. Se il Ministero ha deciso di aprire un’inchiesta avrà avuto i suoi buoni motivi. Lasciamolo lavorare. Ma voglio aggiungere: si parla di una sola casa per anziani, quella di Sementina, e dunque non facciamo di ogni erba un fascio. Altre case per anziani sono state all’altezza della situazione. E colgo l’occasione per ringraziare tutti gli operatori che ci lavorano. Probabilmente ora si sentiranno un po’ più sotto pressione e dobbiamo manifestargli il nostro sostegno".

L’apertura di questa inchiesta, proprio ora che i casi sono in netto aumento, potrebbe suonare come un campanello d’allarme…
"Esatto. Però teniamo presente che il personale sanitario, che è professionale, deve essere anche sostenuto e motivato. Per questo tengo molto a rinnovare il mio ringraziamento a tutto il personale delle case per anziani".

Il virus non è cambiato, siamo cambiati noi: ora sappiamo come comportarci. Ma con l’estate certi comportamenti e alcune attenzioni - lavarsi e disinfettarsi le mani, stare a distanza e non toccarsi, etc… - si sono allentati. E’ ora di tornare ad essere più rigorosi?
"Si. Molto più rigorosi. Andiamo con il pensiero a quanto successo tra febbraio ed aprile nel nostro cantone. Faccio il mio appello alla responsabilità dei singoli cittadini ticinesi: ci siamo già passati e sappiamo cosa vuol dire. Ora dobbiamo evitare di tornare alla situazione di aprile. Dobbiamo stringere i denti per sei mesi: fino a marzo. Poi in estate abbiamo visto che i casi diminuiscono".

Ed in seguito forse avremo un vaccino. Per l'immunologo americano Anthony Fauci, il numero uno della White House Coronavirus Task Force, si può prevedere un ritorno a normalità per Natale 2021…
"Si, anche io credo che per fine 2021 potremo avere un vaccino. Sono fiducioso".

Joe Pieracci

Coronavirus, più di 100 casi in Ticino

Telegiornale 14.10.2020, 14:30

Ti potrebbe interessare