Nessuna scarcerazione

Dovrà restare in carcere almeno per i prossimi due mesi il 24enne tunisino arrestato in febbraio con l’accusa di avere abusato di due bambine irachene al centro per richiedenti l’asilo di Biasca. Lo ha stabilito la giudice dei provvedimenti coercitivi Ursula Züblin.

Lo scorso 26 luglio, la prima udienza del processo era stata sospesa dopo appena mezza giornata. La presidente della Corte delle Assise Criminali Rosa Item era stata costretta a disporre ulteriori accertamenti, domandando una proroga di tre mesi. La difesa aveva infatti prodotto, a sorpresa, una traduzione molto diversa della testimonianza resa durante l’inchiesta dalla presunta vittima principale, la cui lingua è il dialetto badini. Una traduzione talmente discordante da quella agli atti da indurre la giudice Item a ordinarne un’altra. Il nuovo interprete verrà nominato a breve.

Il legale del 24enne, l’avvocata Lucrezia Serafino, aveva invece chiesto la scarcerazione immediata dell'imputato, che si professa innocente.