Ticino e Grigioni

"Niente bandiera ticinese"

Boris Bignasca commenta il voto su Expo, il pressing di Tarchini sul Governo e l'attacco di Maroni al Ticino

  • 29 September 2014, 15:07
  • 6 June 2023, 21:13
Boris Bignasca: 'E’ iniziato tutto con un mio post su Facebook'

Boris Bignasca: 'E’ iniziato tutto con un mio post su Facebook'

  • ©Ti-Press

“E’ iniziato tutto con un mio post su Facebook: così abbiamo tastato gli umori della popolazione sul credito. In seguito noi giovani leghisti abbiamo deciso di lanciare un referendum e di raccogliere le firme in piazza. Lo scopo era quello di far votare la gente. E’ stato raggiunto. I ticinesi hanno deciso a maggioranza cosa fare dei loro soldi”. Con queste parole lunedì Boris Bignasca commenta il voto su Expo2015.

Ora gli avversari del credito chiedono al Governo di non fare capo ai soldi di Swisslos. “Questo capitolo è in divenire. Ma io sono convinto che la questione sia quella della bandiera: quella della Svizzera, grazie ad un credito di 20 milioni, a Milano ci sarà. Noi facciamo parte della Svizzera e dunque credo che sia sufficiente così. Senza la bandiera ticinese e senza costruire sotto-padiglioni”.

L’imprenditore Silvio Tarchini invece incalza il Consiglio di Stato, chiedendo programma e preventivi esatti. “La critica di Tarchini al Governo è interessante. Dice quello che ripetiamo da tempo: il dossier è stato gestito dalla cancelleria in maniera approssimativa”, aggiunge Bignasca.

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, sostiene invece che il voto di domenica è “ininfluente”. “I rapporti di buon vicinato con Maroni si sono incrinati già dopo il 9 febbraio: Salvini elogiava il voto svizzero ed avrebbe voluto riproporlo in Lombardia, Maroni invece si dissociò. Non è inoltre la prima volta che Maroni critica la democrazia diretta”.

Joe Pieracci

Dal TG20

Dal Quotidiano

CSI del 29/09/2014 Il servizio di Veronica Alippi

RSI New Articles 29.09.2014, 14:24

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