Ticino e Grigioni

No al voto su ogni spesa

Il Governo ticinese respinge l'iniziativa con cui si vuol far votare il popolo su ogni legge che crea nuove o maggiori spese cantonali

  • 22 marzo 2018, 14:33
  • 8 giugno 2023, 17:46
Palazzo delle Orsoline a Bellinzona

Palazzo delle Orsoline a Bellinzona

  • ©Ti-Press

Il Consiglio di Stato ticinese boccia l’iniziativa popolare costituzionale “Basta tasse e basta spese, che i cittadini possano votare su certe spese cantonali”, presentata nel marzo 2017 da Sergio Morisoli. Una nota diffusa giovedì evidenzia come tale iniziativa inviti “a elaborare un nuovo articolo costituzionale (Referendum finanziario obbligatorio) nel quale sia stabilito che sono da sottoporre al voto popolare obbligatorio nuove leggi e decreti legislativi (…) che generano una nuova spesa o aumenti di spesa esistenti”.

Il Governo ritiene che tale strumento non garantisca “un miglior controllo delle finanze cantonali” e d’altronde sottoporre sistematicamente al popolo tutte le spese che superano una determinata soglia siano uno spreco di risorse e una “banalizzazione del voto popolare”. L’adozione della legge sul freno ai disavanzi, insieme al referendum finanziario facoltativo e altri strumenti di gestione finanziaria sono sufficienti, secondo i consiglieri di Stato, per garantire “una politica finanziaria equilibrata”.

EnCa

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