Lugano giudica positivamente la formazione di una nuova grande città nel Sopraceneri. Un polo, quello che sorgerà intorno a Bellinzona, che potrebbe potenzialmente entrare in concorrenza con la città sul Ceresio, alle prese con forti difficoltà finanziarie: “Non dobbiamo temere – spiega il sindaco di Lugano, Marco Borradori - di veder sorgere all’orizzonte dei soggetti forti. Quel che conta è che si renda più competitivo il Ticino in modo tale che tutti i poli, e tra questi anche Lugano, possano interagire ancora meglio di quanto non stiano facendo oggi”.
E tra qualche anno le due città saranno ancora più vicine. Con la realizzazione della galleria di base del Monte Ceneri di Alptransit la ferrovia collegherà Lugano e Bellinzona in 12 minuti (e Locarno, sempre con Lugano, in 24): “In questo senso il futuro potrà essere roseo solo se sapremo venir meno a una delle caratteristiche del Ticino - che non è sicuramente una delle migliori. E cioè quella di continuare a coltivare sempre nel proprio orticello. Se invece riusciremo a guardare un po’ più lontano, credo che riusciremo a fare molto bene in futuro”.
A Lugano la crisi economica è coincisa con l’ultima fase di aggregazione della città. A questo proposito Marco Borradori ha qualche consiglio da dare a Bellinzona? “Non ne hanno bisogno. Il modo in cui i miei colleghi si stanno muovendo è positivo. Se si continuerà con la stessa determinazione, con le stesse visioni e con ottimismo ce la faranno molto bene. È pure un augurio che rivolgo a me stesso e ad altri Municipi che hanno delle difficoltà contingenti, dalle quali, lo sappiamo, si può uscire. E magari più forti di prima. Nutro ottime speranze e aspettative”.
CSI/ab