"Ora tutti nella stessa direzione"

“È stata una grandissima soddisfazione poi non me l’aspettavo così compatto”. Marco Chiesa era visibilmente soddisfatto ed emozionato quando la RSI lo ha avvicinato a Brugg pochi minuti dopo la sua elezione alla presidenza del primo partito svizzero.

“Quando si attendono le decisioni dell’Assemblea dei delegati ci si può anche preoccupare di quello che può succedere invece è capitato quello che potevo solamente sperare ossia un sostegno compatto. – ci ha inoltre detto - Adesso toccherà a tutti lavorare in una direzione comune per poter dare delle risposte alle esigenze della popolazione”.

A Brugg era presente anche una folta delegazione dell’UDC ticinese capitanata dal presidente cantonale Piero Marchesi. "Per noi è prima di tutto un motivo di orgoglio. – ha dichiarato alla RSI – Marco è una nostra pedina importante e questo riconoscimento importante che gli è stato attestato oggi è la testimonianza del lavoro svolto da lui, dalla sezione ticinese e da chi ha lavorato in questi anni”.

L’UDC ticinese, ha inoltre detto Marchesi, con questa nomina non si aspetta di guadagnare consensi in Ticino. “Negli ultimi appuntamenti elettorali l’UDC ha acquisito due seggi in Gran consiglio, lo ha fatto anche a livello federale. Il nostro obbiettivo, condiviso ne sono convinto anche dalla Lega dei ticinesi, è consolidare il polo di destra in Ticino perché ci sono delle battaglie importanti e solo con un polo di destra più forte possiamo dare delle risposte concrete”.

A rallegrarsi per l'investitura di Chiesa come presidente nazionale è anche la Lega dei ticinesi, alleata storica dell'UDC. L’appoggio del movimento di Via Monte Boglia era stato determinante per l’elezione del 45enne ticinese al Consiglio degli Stati.

"Avere un ticinese alla presidenza del primo partito svizzero è una conquista importante – dichiara invece alla RSI il consigliere di Stato Norman Gobbi – Al di là della condivisione personale degli ideali dell’UDC svizzera, far comprendere attraverso una voce di un cantone minoritario che magari più di altri ha sofferto dell’applicazione dei bilaterali in particolar modo la libera circolazione, servirà credo per conquistare quelle parti di svizzera dal punto di vista politico che l’UDC ha sempre avuto difficoltà negli ultimi anni a conquistare e penso in particolar modo alla Romandia”.