Ticino e Grigioni

PS un po' meno europeista

Bilaterali e libera circolazione: più tutele e controlli - Prevale la linea della direzione

  • 21 giugno 2015, 15:40
  • 7 giugno 2023, 09:58
Una settantina i presenti a Savosa

Una settantina i presenti a Savosa

  • RSI/M.H.

Il presidente a interim Carlo Lepori l’aveva premesso, "Non è un dibattito sull’Europa, ma sulla situazione ticinese", ma a fare da sfondo alla Conferenza cantonale del PS è stato il confronto tra l’anima europeista e quella sindacale, più euroscettica.

Al termine di quasi 4 ore di discussione, la settantina di presenti ha deciso di perseguire la via degli accordi bilaterali rafforzando le misure di accompagnamento, modificando l’approccio, divenuto più critico, nei confronti della libera circolazione e dei rapporti con l’Unione Europea. Una piccola svolta per tutelare lo statuto dei lavoratori e combattere la pressione sui salari.

La rotta indicata dalla direzione è stata messa in discussione solo da alcuni rappresenti sindacali – Graziano Pestoni e, soprattutto, Raoul Ghisletta – che hanno auspicato una posizione più risoluta, suggerendo la sospensione della libera circolazione e barattando il futuro sostegno a nuovi accordi bilaterali a maggiori controlli e sanzioni a difesa dei lavoratori. L’analisi dell’ala sindacale sul degrado del mondo del lavoro è stata condivisa da tutti, non le sue conclusioni.

Diem/M.H.

RG 07.00 del 22.06.2015 L'intervista a Carlo Sommaruga di Veronica Alippi

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