Il controllore e il controllato non potranno più essere la stessa persona. Lunedì pomeriggio il Gran consiglio ticinese ha infatti stabilito che chi siede in Parlamento non potrà più parimenti esercitare una funzione dirigenziale o sedere nel consiglio di amministrazione di un’azienda pubblica e parapubblica. L’incompatibilità sarà limitata all'Azienda Elettrica Ticinese, a Banca Stato, all’Ente Ospedaliero Cantonale e all’Azienda Cantonale dei Rifiuti.
La maggior parte dei deputati ha quindi riconosciuto un problema del quale si dibatte da almeno un ventennio, distanziandosi dal Consiglio di Stato che suggeriva di continuare a risolvere eventuali incompatibilità di volta in volta.
“Sta ai singoli deputati capire qual è l’interesse pubblico preponderante” hanno replicato i contrari che hanno fatto anche appello al principio della trasparenza e della buona fede. “L’unico criterio dev’essere la competenza” hanno inoltre detto. Posizioni che non hanno fatto breccia: il principio è stato approvato da 43 deputati. I contrari sono stati 36 e gli astenuti 3.
SP