L'appendice luganese del procedimento penale legato al crac del colosso agroalimentare italiano Parmalat - come si legge sui quotidiani ticinesi - è iniziato oggi (martedì) in aula al Tribunale penale federale di Bellinzona, ma è stato subito sospeso. Alla sbarra Luca Sala, l'imprenditore italiano accusato dal Ministero pubblico della Confederazione di riciclaggio di denaro aggravato, ripetuta istigazione alla falsità in documenti e ripetuta corruzione attiva.
Il dissesto finanziario del gruppo parmense, fallito nel 2003, aveva provocato una voragine stimata attorno ai 14 miliardi di euro. Gli inquirenti avevano seguito diverse piste internazionali e tra queste una importante portava in Svizzera. Pierluigi Pasi, ex procuratore federale capo che aveva coordinato l'inchiesta elvetica, aveva emesso nel 2015 un atto di accusa a carico di Luca Sala, ex alto dirigente della succursale di Milano dell'istituto statunitense Bank of America e - nel contempo - anche ex consulente della Parmalat.
Il processo dovrebbe durare poco più di una settimana e l'imputato continua a professarsi innocente.
CaL