Pienone a San Martino

Nel giorno in cui il calendario cattolico ricorda le gesta che hanno reso santo il cavaliere Martino, la fiera che Mendrisio gli dedica ha fatto il pienone. La rassegna che segna la fine della stagione agricola anima il Borgo da circa tre secoli e mezzo (la prima attestazione certa è del 1684), ma da quando è stata rilanciata dal comune e dalla Gioventù rurale ogni anno riscuote un successo crescente. I profumi di pesciolini, castagne, funghi, formaggi, salumi e dolci uniti alle bancarelle del mercatino che riescono ad attirare una gran folla, come è stato il caso sabato.

Ad attirare molti è la possibilità di ammirare da vicino gli animali la cui presenza ricorda che un tempo l’11 novembre era il giorno del mercato del bestiame e del rinnovo dei contratti. Per tantissimi altri è invece l’occasione per festeggiare in compagnia immergendosi nello spirito tradizionale del Mendrisiotto creato da chi la fiera la anima. Uno spirito al quale non può sfuggire chi si reca nei prati che prendono il nome del vescovo di Tours sepolto un giorno come oggi, ma di 1620 anni fa.

Diem