La polizia del futuro deve contare sull'incorporamento di ingegneri informatici ed economisti per poter essere tecnologicamente all'avanguardia e far fronte all'evoluzione della criminalità. Parola del comandante della polizia cantonale ticinese, Matteo Cocchi, il quale sottolinea che con l'inaugurazione della nuova centrale d'allarme alcuni mesi fa è stato fatto un balzo avanti di almeno un ventennio: "Ci sarà un ulteriore passo avanti con nuovi strumenti di lavoro e una nuova piattaforma informatica".
"Lavoreremo in maniera molto più precisa e molto più moderna". In vista anche la dotazione di smartphone: "Potremo consultare le banche dati, ma anche i sistemi di videosorveglianza saranno implementati ulteriormente".
Ma la privacy dei cittadini? "A livello della centrale d'allarme non abbiamo nessun collegamento diretto. Ma penso soprattutto alle fasi di indagine, grazie a degli specialisti siamo stati in grado di portare a casa dei risultati", ha concluso il comandante Matteo Cocchi.