Ticino e Grigioni

Ponteggi, "controllare i cantieri"

Cantone, padronato e sindacato concordano su maggiori ispezioni. A breve richiesta di un controllore

  • 22 febbraio 2017, 11:59
  • 15 settembre 2023, 10:03
Un settore con alcune ombre

Un settore con alcune ombre

  • ©Ti-Press

Nei prossimi giorni partirà quasi certamente la richiesta della Commissione paritetica nazionale dei ponteggi al Ticino per il cofinanziamento di un ispettore cantonale che vada a controllare i cantieri.” Lo ha rivelato mercoledì mattina Dario Cadenazzi, responsabile del settore edilizia UNIA, durante la puntata di Modem, alla Rete 1, che è tornata su quanto emerso dal settore in seguito allo scandalo dei permessi falsi (vedi correlati).

A parlarne in studio anche Stefano Rizzi, Direttore della Divisione Economia del DFE, e Nicola Bagnovini, direttore della Società impresari costruttori (SSIC). Proprio quest’ultimo ha a sua volta indicato che anche per l’edilizia sono state richieste 4 unità supplementari.

“Finora ci sono giunte richieste di potenziamento per 9 unità, da quando il controprogetto è stato accettato in votazione e il Cantone si assume il 50% del costo di questi ispettori” ha spiegato da parte sua Rizzi.

Ma com’è possibile, ci si chiede infatti alla luce delle ultime rivelazioni sulle precedenti condanne dell’imprenditore kosovaro (vedi correlati), che questo abbia potuto agire sul mercato indisturbato? Per gli ospiti, in sostanza, se avesse avuto l’obbligo di iscriversi a un albo professionale queste informazioni sarebbero emerse, mentre possono sfuggire agli accertamenti ordinari. “Ci vogliono più strumenti del genere, ma poi ci tacciano di protezionismo” afferma Bagnovini. Cadenazzi rileva però come in realtà l’azienda avrebbe dovuto iscriversi all’albo LIA: “Sono in corso verifiche in questo senso.” Per Rizzi un margine di miglioramento, oltre al potenziamento della sorveglianza, sta anche e soprattutto nella messa in rete delle informazioni tra i diversi attori chiamati a supervisionare il mercato del lavoro.

Una cosa è certa, come rivelato da Adrian Schneider, presidente della Commissione nazionale di controllo sui ponteggi, con sede a Soletta: nel settore al momento le verifiche sui cantieri non ci sono. “Tutte le aziende ticinesi sono state esaminate, ma solo ‘sulla carta’ (contratti e contabilità)”. Schneider spiega anche che l’azienda era a loro nota e stava per essere avviata un’indagine, preannunciata da una raccomandata prima che il caso divenisse pubblico. “Deve comunque essere considerato un’eccezione, ma non è possibile impedire tutti gli illeciti” conclude il presidente della commissione.

Modem/dielle

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Ponteggi selvaggi

Modem 22.02.2017, 08:20

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