La deputazione ticinese alle Camere federali ha incontrato mercoledì, a Bellinzona, il Consiglio di Stato ticinese per fissare le priorità su cui puntare a Berna in vista della prossima sessione parlamentare: ristrutturazione della Posta e i rapporti con la vicina Italia.
Marco Romano, presidente della deputazione, ai microfoni della RSI, ha ricordato l'importanza di una discussione sulla strategia dell'ex regia federale poiché "la Posta non può andare avanti ad occhi chiusi con il suo progetto di ristrutturazione e l'annunciato taglio di 500-600 uffici entro il 2020. È importante che tenga conto di quanto emergerà dai lavori parlamentari".
Altro tema caldo che impegnerà i parlamentari ticinesi sarà quello delle relazioni tra Berna e Roma. Fronte caldo, questo, che vedrà impegnato in prima linea il consigliere federale Ignazio Cassis. Sul tavolo vi sono due questioni principali: la decisione dell'Italia di imporre alle banche svizzere l'obbligo di aprire una succursale per lavorare con i clienti d'oltre confine e la spinosa questione dell'accordo fiscale. Tema, quest'ultimo, che sarà d'attualità solo dopo le elezioni italiane, ha ricordato il presidente del Governo ticinese, Manuele Bertoli.
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