Ticino e Grigioni

"Prima i nostri", è impasse

Nulla di fatto dall'incontro tra Esecutivo e Ufficio presidenziale del Parlamento; due le possibilità allo studio

  • 10 ottobre 2016, 17:47
  • 8 giugno 2023, 00:08
Il presidente del Legislativo Fabio Badasci durante l'incontro di lunedì

Il presidente del Legislativo Fabio Badasci durante l'incontro di lunedì

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L’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio ticinese ha incontrato oggi, lunedì, una delegazione governativa al fine di definire la strategia da attuare per l’applicazione dell’iniziativa UDC “Prima i nostri”, che a fine settembre ha raccolto il 58% dei consensi popolari. La riunione, durata circa un’ora, si è conclusa senza aver portato a nessuna decisione concreta, al momento.

Quel che è certo è che spetterà al presidente Fabio Badasci (Lega) e ai suoi vice il compito di trovare l’iter corretto per risolvere una questione che appare in salita anche solo dal profilo metodologico.

Le possibilità sono infatti due: un tavolo di lavoro tecnico sotto la guida dell'Esecutivo (opzione gradita ai democentristi e ai loro alleati), o una commissione parlamentare formata da sei membri, ipotesi questa ventilata dal PPD. Il nulla di fatto di stamani ha suscitato malcontento, a iniziare dagli inziativisti che avevano, dal canto loro, già definito uno scadenziario. Ciò che è certo è che se la scelta dovesse cadere sul tavolo tecnico, c’è da capire se sarà allargato al settore economico e ai sindacati.

Mercoledì intanto il presidente del Consiglio di Stato Paolo Beltraminelli (PPD) incontrerà il governatore lombardo Roberto Maroni per discutere la tematica della preferenza indigena nel mercato del lavoro.

CSI/S. Bernardi/EnCa

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