Il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ha presentato ai suoi colleghi di Governo una serie di misure urgenti di competenza dell’Esecutivo per attuare l’iniziativa “Prima i nostri” che, accolta in votazione popolare con il 58,3% dei sì, chiede di istituire il principio della preferenza indigena nel mercato del lavoro.
Si tratta di una sorta di piano parallelo ai lavori della speciale commissione parlamentare, per fa sì che il Cantone dia il buon esempio nel favorire chi vive in Ticino, non solo nelle assunzioni.
In pratica, riferisce venerdì il Corriere del Ticino, il Consiglio di Stato potrebbe fissare nei contratti di prestazione e nelle commesse pubbliche, una percentuale minima di lavoratori residenti da impiegare, calcolata sulla realtà del mercato del lavoro indigeno nelle singole professioni. E se questa non venisse rispettata dai partner contrattuali, il Governo potrebbe anche procedere con delle penalizzazioni finanziarie.
La percentuale di residenti in organico dovrebbe dunque fungere anche da criterio per l’aggiudicazione della commessa.
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Le spiegazioni di Norman Gobbi: "Non è una fuga in avanti"