Ticino e Grigioni

"Quando mi chiamò Berset..."

Un anno fa la chiusura delle scuole, anche in Ticino - I ricordi di Manuele Bertoli

  • 16 marzo 2021, 08:08
  • 10 giugno 2023, 09:22

RG 7.00 del 16.03.2021 - L'intervista di Francesca Calcagno a Manuele Bertoli

RSI Ticino e Grigioni 16.03.2021, 08:04

  • tipress
Di: CSI/pon

Il 16 marzo di un anno fa fu il giorno in cui le porte delle scuole dell'obbligo rimasero chiuse. In Ticino l'annuncio venne fatto tre giorni prima e arrivò dopo giorni di discussioni anche molto accese, con il dito puntato contro il Dipartimento dell'educazione che fin lì aveva ordinato lo stop unicamente agli istituti del post-obbligatorio.

"Mi ricordo che dopo aver avuto i reclami dei Comuni andai il giovedì sera in televisione per spiegare perché era necessario aprire e tornando a casa mi chiamò Berset", ricorda Manuele Bertoli, capo del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport. Il messaggio del consigliere federale era questo: "Guarda, stanno chiudendo in Germania e in Francia, dobbiamo chiudere anche noi". "Mi dissi, accidenti, saperlo prima sarebbe stato meglio", racconta ora Bertoli a un anno di distanza.

Il cantone fu costretto quindi a tornare sui suoi passi. "Cose che succedono, ogni giorno le cose cambiavano ed era necessario essere flessibili", afferma il consigliere di Stato, che su una cosa si dice convinto di aver avuto ragione: "Quando il venerdì decidemmo di chiudere, dissi ok, chiudiamo le scuole, ma deve chiudere anche il resto perché non sarà possibile tenere i figli a casa e mandare i genitori al lavoro". Alla fine, si decise di chiudere tutto, un lockdown ticinese più stretto di quello nazionale.

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