Ticino e Grigioni

Raddoppio? S'ha da fare!

L'Ufficio federale delle strade risponde alle "imprecisioni tecniche" diffuse dal comitato del "No"

  • 14 January 2016, 18:00
  • 7 June 2023, 14:44
Guido Biaggio vicedirettore dell'Ufficio Federale delle Strade

Guido Biaggio vicedirettore dell'Ufficio Federale delle Strade

  • © Ti-Press / Pablo Gianinazzi

Risanare la galleria autostradale del San Gottardo è necessario e per farlo si deve costruire un secondo traforo. Il progetto è sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Lo ha ribadito oggi, giovedì a Lugano, il comitato a favore del risanamento con raddoppio (il voto si terrà il 28 febbraio) che — per rispondere alle "imprecisioni tecniche" diffuse dal comitato del "No" — ha pure invitato il vicedirettore dell'Ufficio federale delle strade.

"Una serie di costose misure palliative hanno permesso di rallentare il degrado della struttura — ha spiegato il vicedirettore dell'USTRA Guido Biaggio ai microfoni delle Cronache della Svizzera italiana (ascolta l'audio allegato) — prolungando di qualche anno l'esercizio evitandone la chiusura totale, ma la necessità di ristrutturare il traforo rimane e il tempo ottimale per procedere con i lavori è tra il 2020 e il 2025".

Marco Passalia, coordinatore del comitato a favore, garantisce che non vi sarà un aumento della capacità di transito: "La Costituzione e la legge sui transiti alpini non permettono di aprire il traffico a quattro corsie. Qui stiamo parlando della stessa capacità di transito rispetto a oggi, con due tunnel monocorsia, uno diretto verso Nord e l'altro verso Sud".

"Non c'è nessuna concorrenza con Alp Transit — sottolinea ancora Biaggio — perché non c'è un aumento di capacità. Anzi, l'Ufficio federale dei trasporti prevede pure il rischio di perturbare il traffico ferroviario nel caso in cui si dovessero spostare troppi convogli dalla strada alla ferrovia".

CSI/px

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