Ticino e Grigioni

Regio sempre più in forse

Quote italiane scoperte. Maroni aveva promesso che avrebbe versato quelle di Como, Lecco e Varese

  • 1 luglio 2015, 10:36
  • 7 giugno 2023, 10:17
Roberto Maroni, partecipando ai festeggiamenti per il 20esimo a Mezzana, a gennaio aveva promesso l'intervento della Lombardia

Roberto Maroni, partecipando ai festeggiamenti per il 20esimo a Mezzana, a gennaio aveva promesso l'intervento della Lombardia

  • ©Ti-Press

Il futuro della Regio Insubrica, che naviga in acque non tranquille da anni e da tempo è in cerca di una nuova identità, appare sempre più in forse. L’assemblea che avrebbe dovuto tenersi il 25 giugno a Mendrisio è stata annullata. Il motivo? Il mancato pagamento da parte italiana delle quote annuali.

A rilevare il retroscena è laRegione Ticino facendo riferimento a una lettera inviata a tutte le istituzioni facenti parte della comunità di lavoro italo-svizzera dal segretario della Regio: Giampiero Gianella. Il cancelliere dello Stato ipotizza che, se le quote saranno onorate prossimamente, l’assemblea - chiamata anche a eleggere il nuovo presidente - sarà riconvocata in autunno.

Il problema, da quanto si capisce, è che le province italiane, dopo la riforma dello scorso anno, di risorse da destinare alla Regio non ne hanno. A gennaio il governatore della Lombardia Roberto Maroni aveva promesso che si sarebbe fatto carico delle quote (circa 90'000 euro) di Como, Lecco e Varese. I soldi da Milano però non sono mai arrivati. Così come non sono arrivati quelli di Novara e VCO che, da parte loro, si sono rivolti alla Regione Piemonte.

Diem

Per saperne di più: sito web regioinsubrica.org

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