Ticino e Grigioni

Rifiuti illeciti, ombre in Ticino

Una società di Montagnola coinvolta nella maxi-indagine dell'antimafia di Milano, il titolare 57enne residente a Mesocco ai domiciliari

  • 3 novembre 2020, 20:02
  • 10 giugno 2023, 06:02

CSI 18.00 del 03.11.2020 - Il servizio di Francesco Lepori

RSI Ticino e Grigioni 03.11.2020, 19:00

  • ANSA
Di: Quot/dielle

Arriva fino in Ticino, al Pian Scairolo, l'onda lunga dell'inchiesta su un traffico illecito di rifiuti smantellato dall'antimafia di Milano.

In Italia le indagini toccano e si estendono su quattro regioni del Nord, con ramificazioni fino in Bulgaria. Le cifre: ventiquattro tonnellate di materiale sequestrato, assieme ad aziende, capannoni, automezzi. Beni per circa sei milioni di euro.

L’inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano nei giorni scorsi ha portato all’arresto di 16 persone. Tra queste – si è appreso oggi – un 57enne italiano residente a Mesocco, per il quale è stata disposta la misura dei domiciliari. Il suo nome compare nel primo filone della maxi-indagine; quello legato a un impianto milanese per lo smaltimento dei rifiuti.

L’uomo risulta amministratore unico di una società con sede sul Pian Scairolo, che avrebbe utilizzato per entrare nell’affare agli inizi del 2018. Secondo gli inquirenti avrebbe preso parte a un giro di circa 5'000 metri cubi di rifiuti speciali, pericolosi e non, di cui più di 4'000 sarebbero stati abbandonati nell’impianto di via Venezia Giulia, senza essere sottoposti ad alcun trattamento e attività di recupero. I rifiuti restanti sarebbero invece stati trasferiti poco distante, in una discarica abusiva.

Stroncato traffico di rifiuti

Il Quotidiano 03.11.2020, 20:00

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