I contenuti dell'accordo fiscale in discussione tra Roma e Berna mettono in allarme i sindaci italiani di frontiera che temono per i ristorni dei frontalieri finora incassati. Una questione che martedì sarà al centro dell'incontro tra il premier italiano Matteo Renzi e il presidente della Confederazione Didier Burkalter.
Giovedì l’economista Vieri Ceriani, consigliere per le politiche fiscali del ministro italiano dell’Economia, ha incontrato la Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Svizzera del Consiglio regionale della Lombardia, in merito agli aspetti legati al lavoro frontaliero e alle problematiche connesse.
Da quanto si è appreso le proposte vertono su un nuovo accordo (in sostituzione di quello del 1974) che porterebbe a una doppia imposizione dei frontalieri: parte in Svizzera e parte in Italia con versamento agli enti locali di frontiera di parte delle tasse incassate dallo Stato italiano. Roma rassicura che persegue una soluzione senza peggioramento tanto per i frontalieri quanto per le casse dei Comuni. Ma i sindaci - come confermano ai microfoni RSI quelli di Ponte Tresa e Uggiate Trevano - già si preparando alla mobilitazione. Finora non sono stati coinvolti e sono molto preoccupati.
Quot/RED.MM/Diem
Quotidiano del 25/07/14: il servizio di Claudio Moschin
RSI Ticino e Grigioni 25.07.2014, 00:00