Si allarga e si complica l’inchiesta sull’errore compiuto alla Clinica Sant’Anna di Sorengo, quando furono asportati i seni di una paziente alla quale era invece sufficiente attuare un piccolo taglio sotto il capezzolo. Lo comunica martedì il Corriere del Ticino, al quale il ministero pubblico ha confermato che, oltre al medico già indagato, si esaminerà l’operato di tutta l’équipe presente a quella malaugurata operazione.
La stessa verifica sarà riservata pure alla direzione del nosocomio luganese, sempre nell’ottica di stabilire cosa portò all’errore di identificazione alla base dell’accaduto. La magistratura sta valutando le ipotesi di reato, tra le quali dovrebbero figurare lesioni colpose gravi e falsità in documenti.
L’allargamento al team che fu presente in sala o era informato di quanto accaduto è legato al fatto che nessuno ha informato le autorità dell’errore che si era verificato, come invece sarebbe stato necessario fare nel rispetto dell’articolo 68 della Legge sanitaria.
EnCa