Ticino e Grigioni

"Se devo scrivere un dettato è un disastro"

Testimonianze di giovani affetti da disturbi dell'apprendimento. Il DECS: "In preparazione un gruppo di lavoro sul tema"

  • 19 January 2022, 18:55
  • 23 June 2023, 13:17
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Disturbi dell’apprendimento: come si muove il Ticino

SEIDISERA 19.01.2022, 19:24

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Di: Seidisera

"Il mio problema consiste un po' nel far fatica a leggere, impiegando più tempo, e confondendo suoni e lettere nella scrittura. Ma è soprattutto nella lettura che impiego più tempo". E' la testimonianza di un 16enne ticinese che da pochi anni ha scoperto di essere dislessico, disortografico e disgrafico.

Il giovane ha raccontato ai microfoni della RSI di beneficiare di supporti specifici, come l'ipad, che a lui facilita la scrittura e la lettura. Dopo la diagnosi, però, a volte ha dovuto lottare a scuola per mantenere queste condizioni. E non tutti necessariamente hanno un carattere così battagliero.

"Testimonianza interessante, ma è importante dire che non sempre a seguito di questa diagnosi fa seguito una misura compensativa o dispensativa". Ha spiegato Mattia Mengoni, capo sezione della pedagogia speciale del DECS, Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport del CantonTicino. Inoltre queste misure sono costantemente rivisitate. Il tema evocato e problematico, di cui ci rendiamo conto anche noi, è il tema della transizione, quindi il passaggio dalla scuola media, dove alcune delle misure che vengono messe in atto con molta precisione, fanno a volte poi fatica ad essere applicate nella scuola superiore, anche perché il rapporto con la disciplina è diverso".

Si calcola che fra i ragazzi in zona italofona, almeno il 5% sia toccato da problemi legati a disturbi dell’apprendimento. Le lista d'attesa dei tutor privati però sono lunghe. Ad ottobre la politica ha votato anche la creazione di un gruppo di lavoro specifico per affrontare meglio questi problemi.

"Il Dipartimento sta organizzando questo tavolo di lavoro - prosegue Mengoni - che intende confrontarsi soprattutto sui disturbi da deficit di attenzione, ma anche sui disturbi dell'apprendimento, in modo da mettere in contatto i diversi attori chiamati a collaborare sia fuori che dentro la scuola".

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