Un gruppo di studiosi di Sherlock Holmes ha ripercorso il viaggio compiuto attraverso il cantone da questa leggendaria figura. Scopo: dimostrare una tesi tanto affascinante quanto stravagante.
Gli sherlockiani, infatti, "vivono" in un intrigante universo parallelo dove il detective è un personaggio storico realmente esistito e a riportare i suoi casi è stato davvero il dottor John Watson. Sir Arthur Conan Doyle? Solo un prestanome.
Appassionati di tutto il mondo si dedicano quindi a trovare le prove della reale esistenza di Sherlock compiendo studi seri e dettagliati senza dimenticare di divertirsi, ad esempio, con sfilate in costume d’epoca.
Pochi giorni fa, una settantina di loro si sono radunati a Meiringen per una quattro giorni di conferenze dedicate al loro idolo.
Poi hanno proseguito a tappe (Göschenen, Airolo, Bellinzona, Lugano, Milano) verso Firenze lungo il percorso che – stando ad uno degli studiosi – l'investigatore avrebbe seguito a partire dal 5 maggio 1891. A piedi, ma soprattutto in treno e attraverso il Ticino, riscoperto così da sherlockiani giapponesi, americani e canadesi.
Brigitte Latella