Si sospettano reati patrimoniali

La giustizia militare ha aperto due istruzioni preparatorie (ovvero due inchieste) separate nei confronti di due membri del Corpo delle guardie di confine della Regione IV (Cdcf IV), ossia del Ticino.

L'assunzione preliminare delle prove avviata il 30 agosto 2018, precisa il comunicato della giustizia militare, aveva lo scopo di accertare eventuali reati patrimoniali in relazione a irregolarità finanziarie constatate presso la Regione IV. Dall'inchiesta è emerso “un sospetto sufficiente” nei confronti di due membri del Corpo delle guardie di confine.

Il comandante del Cdcf IV Mauro Antonini e l'ufficiale responsabile del personale erano stati sollevati dal loro incarico in agosto e trasferiti a Berna per assumere altre mansioni dopo che il direttore dell'Amministrazione federale delle dogane era stato informato delle presunte irregolarità.

Rispondendo a un’interrogazione del consigliere nazionale Marco Chiesa (UDC) lo scorso 1° novembre il Consiglio federale ha segnalato in merito alla presenza, ai retroscena e alla gestione di una presunta “cassa illecita” che non era possibile al momento fornire informazioni in attesa delle indagini preliminari svolte appunto dalla giustizia militare.

L’Esecutivo federale ha precisato inoltre che “per garantire condotta ed esecuzione del servizio” nella regione IV, la direzione è stata affidata ad interim al capo del Circondario doganale ticinese, Silvio Tognetti, assistito dal sostituto del comandante, Fabio Ghielmini, escludendo pure qualsiasi “correlazione tra la partenza del comandante della regione VI (Ginevra) e la situazione in Ticino”.