"Sono aziende inutili per il mercato del lavoro ticinese". È così che Ronny Bianchi definisce ai microfoni delle CSI alcune delle aziende ticinesi che sostengono di non potercela fare, in un panorama - quello ticinese - dove, rispetto al resto della Svizzera, gli stipendi sono in media già più bassi del 15%. E viene il sospetto che, tra queste, diverse siano di per sè già fuori mercato.
Un estratto dell'intervista a Ronny Bianchi: "Sono aziende inutili"
RSI New Articles 20.02.2015, 18:27
Secondo l'economista ticinese, autore di "Un'economia in mezzo al guado", la situazione in Ticino "è peggiorata ulteriormente negli ultimi anni con il forte afflusso di manodopera frontaliera e di aziende che sfruttano il basso costo del lavoro". Secondo Bianchi queste ditte riversano i costi sull’apparato pubblico, dal momento che è necessario sostenere le spese di coloro non hanno un reddito sufficiente al livello di vita richiesto in Ticino e in Svizzera. "Perderle per strada sarebbe un vantaggio per l'intero sistema economico", sostiene l'economista.
Rispetto alla situazione attuale bisognerebbe, secondo Bianchi, "iniziare a studiare a fondo le aziende che vanno bene, capire perché vanno bene e prenderle come esempio di politica industriale per sviluppare altre realtà simili."
L'intervista completa a Bianchi è andata in onda venerdì alle 18.00 alle Cronache della Svizzera italiana che hanno dedicato un'ampia pagina alla crisi del mercato del lavoro in Ticino.
CSI/lg
CSI 18.00 del 20.02.15 - L'economista Ronny Bianchi, intervistato da Furio Ghielmini