Ticino e Grigioni

Sosto: “La luce è speranza”

Intervista a Gerry Hofstetter, che dopo il Cervino ha illuminato anche la montagna bleniese – “Volontà di celebrare l’unità nazionale”

  • 3 agosto 2020, 23:37
  • 10 giugno 2023, 03:21

CSI 18.00 del 03.08.2020 - L'intervista di Patrick Solcà

RSI Ticino e Grigioni 03.08.2020, 20:06

  • Frank Schwarzbach
Di: CSI/dielle

“La luce è speranza. Per me è un elemento molto positivo, perché tutte le piante, gli animali, gli uomini, tutti gli esseri viventi che utilizzano l’ossigeno sul pianeta terra hanno origine dalla luce e ne hanno bisogno per vivere”. A spiegarlo ai microfoni della RSI è Gerry Hofstetter, che si è occupato di illuminare la parete del Sosto in occasione del 1 d'agosto. Un’idea nata qualche mese fa, nel pieno della crisi sanitaria, quando aveva illuminato il Cervino in segno di solidarietà con i cantoni e i paesi maggiormente colpiti dal coronavirus.

"Durante il lockdown provocato dalla pandemia – prosegue Hofstetter –, in marzo, la prima bandiera che abbiamo proiettato sul Cervino è stata quella del Canton Ticino, in segno di solidarietà. Poi abbiamo proiettato circa 40 altre bandiere e 80 immagini rappresentanti la speranza. Sono stato molto tempo in Ticino quando facevo il militare, ero nei granatieri, e sapevo che nella valle di Blenio c’è un piccolo cervino, il Sosto. Così mi è venuta l’idea di fare una proiezione per il primo d’agosto per celebrare l’unità nazionale e per dare visibilità anche alle regioni meno conosciute".

Sono cinque i simboli proiettati sulla parete rocciosa bleniese: le bandiere di Svizzera, Ticino, Vallese, del Comune di Blenio e anche l’hashtag Blenio. Un’operazione tutto fuorché scontata, benché Hofstetter, con i suoi giochi di luce, nella sua carriera abbia illuminato numerosi soggetti in tutto il mondo, tra cui la Jungfrau, il Colosseo, la porta di Brandeburgo, il palazzo reale di Oslo, e un immenso Iceberg con raffigurato il Titanic in scala originale.

“Non è stato facile realizzare l’opera. La meteo gioca un ruolo molto importante, l’umidità, la luna, le nuvole, abbiamo dovuto fare 3 tentativi prima di ottenere il risultato voluto. Le immagini sono state proiettate a una distanza di 3,2 chilometri su una superficie di circa 780 metri quadrati”.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione delle autorità locali, che hanno accolto con entusiasmo la proposta.

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