Il 2014 in Ticino è iniziato con delle nevicate da record ed è proseguito, sul fronte del maltempo, con delle piogge altrettanto inusuali che hanno causato lo straripamento di Verbano e Ceresio e le frane di Bombinasco e Davesco-Soragno, costate la vita a quattro persone.
Sul fronte della politica l’annata è stata segnata da tre fatti: la decisione della direttrice del DFE Laura Sadis di non ricandidarsi per il Consiglio di Stato e l’inizio della campagna elettorale, il record di “no” contro frontalieri e padroncini dal Ticino nella votazione del 9 febbraio sull'immigrazione di massa ed infine la manovra finanziaria della Città di Lugano per evitare il fallimento.
Sul fronte della cronaca dall’omicidio-suicidio di Stabio e Genestrerio (i corpi carbonizzati di un uomo e una donna, originari dello Sri Lanka, furono trovati in un'auto), la morte dei due ladri rumeni precipitati nella Melezza nelle Centovalli durante una fuga e lo scandalo delle false fatture all'Ospedale La Carità di Locarno.
Ed in ambito culturale impossibile non guardare al Festival di Locarno, ma più che la rinuncia tra le polemiche di Roman Polanski, v'è da segnalare l’avvio dei lavori al Palacinema, attesi per anni.
Joe Pieracci