Un giro di oltre mezzo milione di euro tra truffe, inganni con astuzia e appropriazione indebita. Sono questi i principali reati di cui dovrà rispondere una 40enne di Lugano, ora residente all'estero, rinviata a giudizio dalla Procuratrice Capo Fiorenza Bergomi, come ha comunicato oggi, venerdì, il ministero pubblico.
La donna avrebbe sottratto 370'000 euro ad alcuni clienti di una società a lei riconducibile, oltre ad aver ingannato con astuzia diverse persone offrendo loro investimenti inesistenti, provocando ammanchi per 330'000 euro.
Ma non solo. Contro di lei, infatti, si configura pure il reato di inganno delle autorità, per aver fornito informazioni false ottenendo un permesso di soggiorno a favore suo e di una persona a lei vicina. L'accusata è stata arrestata nel febbraio del 2015 e rilasciata lo scorso mese di giugno dietro il versamento di una cauzione di 45 mila euro.
RedMM/px
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