A meno di un mese dalla costituzione, avvenuta a metà gennaio, si è riunito venerdì per la prima volta il consiglio d’amministrazione dell’Agenzia turistica ticinese (ATT), presieduta dall’ex sindaco di Ascona, Aldo Rampazzi.
Tra gli argomenti analizzati figurano la situazione venutasi a creare dopo l’abbandono del tasso fisso tra euro e franco da parte della BNS. Per i vertici dell’ATT tale scelta è preoccupante poiché si rivela un handicap per il prodotto turistico ticinese, che come quello svizzero è improvvisamente diventato più caro di quasi un quinto.
Nella nota diffusa in giornata, si spiega inoltre che l’abolizione del tasso di cambio minimo potrebbe avere conseguenze negative pure sul mercato interno, poiché i cittadini elvetici hanno visto le vacanze all’estero diventare più vantaggiose nella zona euro. Si è creato così il rischio che il turista confederato, che costituisce circa il 60% dei pernottamenti in Ticino, volti le spalle al Ticino.
Red. MM/EnCa