Ticino e Grigioni

Un sacco più leggero

Da gennaio tutti i comuni ticinesi hanno la tassa sul sacco – A Lugano -27% di rifiuti, ad Ascona -41%

  • 7 August 2020, 21:09
  • 10 June 2023, 01:28

Il bilancio della tassa sul sacco

Il Quotidiano 07.08.2020, 21:30

Di: QUOT/dielle

Da gennaio 2020 tutti i comuni ticinesi hanno introdotto la tassa sul sacco, e il bilancio sembra essere decisamente positivo. Nei primi sei mesi ad esempio Lugano ha prodotto il 27% in meno di spazzatura, Ascona addirittura il 41%. Cifre significative e influenzate da una parte sicuramente da una buona raccolta differenziata, ma dall'altra inevitabilmente dal periodo di lockdown.

Quale fattore abbia prevalso è però difficile dirlo: ad Ascona probabilmente la causa è da ricondurre al virus che ha tenuto chiuso alberghi, ristoranti e case secondarie, ma il calo dei rifiuti è diffuso in tutto il Cantone.

Fra i diversi comuni che hanno introdotto solo quest'anno la tassa sul sacco ha fatto bene appunto anche Lugano, con 2’700 tonnellate di rifiuti in meno nei cassonetti. Ad aver influito in questo caso, oltre a una più attenta separazione e alle chiusure dettate dal coronavirus, potrebbe essere anche lo stop del turismo del sacco – imposto dai controlli – da parte degli abitanti dei comuni limitrofi. Un segnale in questo senso potrebbe venire da Massagno, che aveva introdotto la tassa nel 2016 e che quest'anno si ritrova con un 16% di rifiuti in più. Ma sempre e solo di supposizioni si tratta.

È infatti difficile capire l'andamento complessivo, anche perché durante il lockdown il calo, fra rifiuti industriali e rifiuti domestici è stato pari a 1’000 tonnellate a settimana. Un terzo in meno che non ha pesato sul teleriscaldamento, ma ha avuto degli effetti sullo smaltimento dei fanghi provenienti dalla depurazione delle acque.

Sul bilancio complessivo del termovalizzatore, nel frattempo tornato a pieno regime, se ne saprà di più a fine anno. Per capire gli effetti della tassa sul sacco generalizzata bisognerà invece attendere la fine del 2021, dato l'influsso considerevole del virus sulla produzione di rifiuti.

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