Una curiosità che può salvare vite

La bucalettere piena di posta, la vegetazione incolta e dentro casa il corpo senza vita di una 70enne, morta da oltre due anni. L’ultimo caso di un decesso solitario e inosservato è successo a Como, ma casi simili ce ne sono anche in Ticino.

Per evitare che si ripetano basta un po’ di curiosità, sottolinea Francesca Ravera, psicologa attiva per Pro Senectute. Guardare se ci sono segnali di attività a casa del vicino anziano, informarsi su come sta, suonare il campanello e fare due chiacchiere. “Questa curiosità può salvare delle vite, o almeno migliorare la qualità della vita dei nostri vicini o delle persone che ci sono care”, afferma Ravera.

Un meccanismo a cui bisogna fare attenzione è l’abitudine: le persone sole a un certo punto accettano la solitudine come una situazione normale e non chiedono più aiuti. Ravera invita tutte le persone sole a non cadere in questa trappola, ma aprirsi al resto del mondo e cogliere le possibilità che si presentano di uscire di casa e interagire con gli altri.