Ticino e Grigioni

Uno strumento d'unità sociale

Aggiornato il Programma d'integrazione cantonale - Si lavora a un portale per la prevenzione della radicalizzazione

  • 21 November 2017, 12:57
  • 8 June 2023, 11:10
Il programma aggiornato vuole accelerare nel contempo integrazione e coesione sociale

Il programma aggiornato vuole accelerare nel contempo integrazione e coesione sociale

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Il Programma d’integrazione cantonale (PIC) del quadriennio 2018-2021 è ora realtà. Martedì a Bellinzona è stato presentato dal presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli e dal direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, affiancati dal Delegato cantonale all’integrazione Attilio Cometta. L’evento ha permesso alla RSI di illustrare l’inedita applicazione per smartphone "Together".

Il Governo ha spiegato in una nota che i PIC si fondano su 12 obiettivi strategici fissati dalla Confederazione in tre settori specifici come informazione e consulenza, lavoro e formazione, comunicazione e integrazione sociale. Il piano aggiornato per i prossimi quattro anni incoraggia in particolare "le strutture ordinarie in ambiti come istruzione, formazione, mercato del lavoro, sanità, socialità e i comuni", affinché nel limite del possibile "inseriscano attività specifiche per l’integrazione degli stranieri". Si vuole pure rafforzare accoglienza e apprendimento veloce della lingua dei nuovi arrivati.

L'integrazione, è stato sottolineato, resta uno degli strumenti più efficaci per contrastare la radicalizzazione e in questo ambito si sta pensando alla creazione di un nuovo portale che fornisca strumenti per riconoscere i segnali di un'estremizzazione del comportamento e le persone di contatto che possano fornire informazioni o prendere a carico il caso.

EnCa/sf

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