La decisione del Consiglio di Stato ticinese di non impedire l'allontanamento del giovane kosovaro Arlind Lokaj, fa discutere. Contro il volere della maggioranza del Governo (l'unico ad opporsi all'espulsione, come riferisce La Regione, è stato il socialista Manuele Bertoli) si sono scagliati il sindacato studentesco SISA e il Partito comunista. I socialisti hanno comunicato che faranno “di tutto perché possa rimanere". Sul web si esprime il disappunto di molti.
Il direttore Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, ha commentato su Facebook la decisione, sottolineando che è stato "necessario rispettare la volontà del legislatore e quindi del popolo svizzero, che ha espresso un chiaro segnale anche lo scorso 9 febbraio". Dopo il post del ministro si è scatenata la polemica. La socialista Marina Carobbio ha detto che c’è "qualcosa di assurdo in questa decisione" e ha criticato il commento di Gobbi. Il deputato ecologista Sergio Savoia e quello PPD Armando Boneff criticano l’Esecutivo che sarebbe “forte coi deboli e debole coi forti”.
Red. MM
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Manifestazione di sostegno
Una manifestazione di sostegno ad Arlind avrà luogo martedì 15 aprile alle 17.30 davanti alla sede della Posta di Bellinzona. “Arlind è uno di noi e con noi deve restare!” è il grido di protesta degli amici del giovane kosovaro. La manifestazione è sostenuta anche dal Partito socialista, che con un comunicato ha ribadito la piena solidarietà nei confronti del 17enne kosovaro.
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AUDIO - Dall'edizione delle 18.00 delle Cronache della Svizzera italiana del 10/04/2014, l'approfondimento di Luigi Frasa
RSI Cronaca 10.04.2014, 20:09