Meno ospiti nei campeggi e negli ostelli per la gioventù svizzeri: nel 2011 le aree riservate a tende, camper e roulotte hanno registrato 3,1 milioni di pernottamenti, il 6,8% in meno dell'anno precedente. Le strutture per i giovani hanno subito una contrazione del 3,6% a 905'000 notti. Lo comunica l'Ufficio federale di statistica.
Il Ticino rimane in testa ma registra un marcato calo
Il Ticino rimane la regione turistica con il maggior numero di pernottamenti in campeggi (817'000, grazie alla durata più lunga, 4,3 notti), ma subisce una forte contrazione rispetto al 2010, pari al -11%. In netta flessione è anche il secondo polo d'attrazione nel settore, il Vallese (-14% a 450'000), mentre contiene le perdite l'Oberland bernese (-1% a 316'000).
A livello nazionale, i pernottamenti di ospiti indigeni (-2% a 1,7 milioni) sono calati in modo meno marcato di quelli generati da stranieri (-12% a 1,3 milioni). In prima fila, fra chi viene d'oltre confine, figurano i tedeschi (496'000, -11%), seguiti da olandesi (414'000, -21%), nonché da francesi e inglesi (entrambi 87'000 notti, rispettivamente -3% e -5%).
Situazione negli ostelli
Le medesime dinamiche vengono riscontrate anche negli ostelli: i turisti sono in calo (-3% a 529'000 pernottamenti gli svizzeri, -5% a 376'000 gli stranieri). I più assidui frequentatori provenienti dall'estero sono i tedeschi (-9% a 128'000), i francesi (-13% a 25'000) e gli inglesi (-10% a 23'000). In controtendenza è il continente asiatico (+9% a 39'000), al cui interno spiccano i cinesi (+23% a 8900). Anche per quanto riguarda queste strutture ricettive il Ticino non si è sottratto alla tendenza generale: i quattro ostelli presenti sul territorio hanno registrano una diminuzione del 4% a 102'000 notti.