Evasione, boom di autodenunce

La paura di un allentamento del segreto bancario sembra spingere sempre più evasori fiscali a mettersi in regola: nel 2013 il numero delle autodenunce è aumentato notevolmente e le autorità di dieci cantoni, fra cui il Ticino, registrano valori record dall'introduzione della mini amnistia fiscale federale.

Dal 2010 i contribuenti in Svizzera hanno diritto a sfruttare questa possibilità una volta nella vita. Essi devono però pagare le imposte per i dieci anni passati con gli interessi.

Secondo i dati raccolti dall’ATS, che ha contattato tutte le amministrazioni fiscali cantonali, in Ticino le autodenunce nel 2013 sono state 225 (173 l’anno precedente). Sono emersi capitali nascosti per circa 247 milioni di franchi, che hanno portato ad un’entrata complessiva per le casse statali di oltre 20 milioni.

Nei Grigioni lo scorso anno si sono autodenunciate per aver evaso il fisco 142 persone per un valore di 99,4 milioni di franchi. Gli introiti fiscali a posteriori si sono attestati a 8,7 milioni, l'importo di gran lunga più elevato dal 2010.

Nel solo cantone di Zurigo grazie alle 700 denunce volontarie finora esaminate (su 1’300) le autorità dovrebbero incassare, compresi i comuni, 42 milioni di franchi. Altri 10 milioni andranno alla Confederazione.

Nel cantone di Berna, con 650 persone che si sono autodenunciate, nel 2013 è stato raggiunto un nuovo record. Le autorità si attendono entrate supplementari di quasi 29 milioni di franchi di cui 12,4 milioni provenienti da un solo contribuente.

In tutto il paese le autodenunce nel 2013 sono state quasi 5'300.

ATS/cos