
In piazza a Lugano contro la precarietà
Per la festa del primo maggio i manifestanti hanno sfilato verso Piazza Manzoni chiedendo "salari giusti"
Anche per le strade di Lugano si celebra il primo maggio, con il corteo che, dopo essere partito con un numero limitato di presenze, è cresciuto fino a raggiungere un migliaio di partecipanti.
La vivace manifestazione ha sfilato per le vie della città accompagnata da musica, ma anche dai primi discorsi, che hanno toccato i temi dell’aeroporto di Agno, del Servizio di cure a domicilio nel Luganese (SCUDO) e la parità salariale tra uomo e donna, nonché da un appello per l’unione dei lavoratori e dei sindacati.
I principali argomenti trattati in Piazza Manzoni, prima di dare via ai concerti, sono invece stati il salario minimo, la lotta al dumping salariale e al precariato dei lavoratori.
Red. MM/sf
Nel discorso del primo maggio che ha tenuto a Coira, la consigliera nazionale ticinese Marina Carobbio (PS) ha denunciato xenofobia e segregazione degli stranieri. Come esempio la deputata ha menzionato il caso di Arlind Lokaj, il 17enne kosovaro residente nel Bellinzonese che dovrà lasciare la Svizzera e per il quale si sono mobilitati in molti. Ha anche postato un messaggio sulla sua pagina Facebook.