M13 non verrà esposto prima della prossima estate. Aperto come da consuetudine in giugno il Museo Poschiavino chiuderà al pubblico in ottobre. Quest'anno lo farà senza ospitare i resti dell’orso. Per allora il plantigrado che aveva diviso l’opinione pubblica, la politica e la Valposchiavo non sarà probabilmente ancora imbalsamato e impagliato a dovere. Come ci conferma Gustavo Lardi, presidente della Fondazione dell’Ente Museo Poschiavino, si stanno valutando le offerte di varie ditte specializzate nei trattamenti necessari ad imbalsamare la pelle del quattrozampe e quelle degli artigiani che potrebbero costruire l’ambientazione circostante e le vetrine. Gli organi di M13 sono stati donati alla ricerca, la pelliccia e la testa dell'animale sono invece conservate.
La questione dei costi
La questione dei costi è considerata centrale. Oltre a valutare come esporre i resti dell’animale, la fondazione dovrà infatti reperire i fondi necessari per sostenere l’operazione. Entro settembre si confida di sapere quanto spendere per trattare i resti del plantigrado ucciso lo scorso 19 febbraio poiché ritenuto pericoloso. Tra i possibili finanziatori gli enti pubblici ma anche dei donatori privati.
M13 sarà il secondo orso esposto nei musei retici. Al Museo della natura di Coira hanno trovato casa i resti di JJ3, l’orso ucciso nella primavera del 2008.
DaPa