'Non favoriremo i ticinesi'

Come non ripetere un altro “caso NYX”?
“Dal passato bisogna sempre ricavare qualche cosa: di sicuro nel bando di concorso metteremo delle condizioni dalle quali ottenere garanzia sia per quanto attiene all’aspetto reputazionale che a quello finanziario del partner che andiamo a scegliere”.

Andrebbe bene anche un consorzio?
“No, lo escludiamo: vogliamo un partner unico che gestisca le tre entità. Non abbiamo preclusioni di sorta su chi possa essere: basta che le garanzie richieste vengano fornite. Può essere qualcuno della piazza come pure qualcuno che viene da fuori”.

E’ vero che ci sono grossi gruppi internazionali, europei ed asiatici, interessati?
“Io penso che Lugano, in generale, possa essere una piazza interessante. E’ una città che offre molto, con un nome molto importante. E credo che possa risvegliare l’attenzione di gruppi di questo tipo. Lo vedremo, una volta pubblicato il bando di concorso, dalle risposte che riceveremo”.

Potrebbero portare con sé i grossi giocatori, che tanto mancano alla casa da gioco…
“Lo si può pensare, ma non è lo scopo principale del concorso. Che è quello di garantire una redditività alla Casinò SA. E di dare alla Città un’attività di ristorazione ed intrattenimento richiesta dalla piazza”.

Passiamo al Ticino. Gli interessati sembrano essere parecchi. E i fratelli Fuchs, i proprietari della discoteca Vanilla di Riazzino, sono già usciti allo scoperto. Sono interessati. Cosa ci può dire?
“Non posso dire assolutamente nulla riguardo a loro. Quello che voglio precisare, direi con forza, è che non ci sarà un occhio di riguardo per gli attori della piazza se non forniranno le garanzie richieste”.

Quanto potrebbe guadagnare il Casinò, si parla di 7-800'000 franchi all’anno. Cifre plausibili?
“Per il momento sono valutazioni un po’ premature. Sono stati fatti dei calcoli, ma dobbiamo vedere chi si offre e quali sono le sue prospettive. Queste cifre saranno il frutto di una valutazione che faremo con i potenziali offerenti”.

Il problema è il ristorante, difficile renderlo realmente remunerativo…
“Per esperienza sappiamo che discoteca e lounge generano una redditività maggiore rispetto a quella del ristorante. Io penso però che un soggetto attivo in questo settore possa ottenere una redditività interessante anche dal ristorante. Penso dunque che possa essere interessato un gruppo che sappia gestire al meglio un’attività mista come questa”.

Le pressioni politiche sono forti?
“No, sono assolutamente inesistenti”.

Dunque avete carta bianca dal Municipio?
“ Il CdA è autonomo nelle sue scelte”.

Insomma, si tornerà o no a ballare al Casinò?
“Lo spero. Che sia sicuro non lo direi. Una cosa è certa: non scenderemo a patti con le nostre esigenze”.

Quali sono i tempi dell’operazione?
“Il bando di concorso verrà pubblicato ad inizio novembre. Sarà aperto fino alla fine dell’anno. Dopodiché comincerà la fase della valutazione delle offerte ricevute. Idealmente si pensa di poter implementare la soluzione per la seconda metà del 2014”.

Joe Pieracci