C’è qualcuno che fa la corte a Darwin Airlines e questo è sicuramente una buona notizia per Lugano e per tutto il Ticino. Ma questo misterioso corteggiatore, sul quale per ora non si sa ancora assolutamente nulla, sarà interessato anche all’aeroporto di Lugano, visto che è il suo futuro a fungere da tela di fondo alla trattativa?
Emilio Martinenghi, in un’intervista concessa ai colleghi del Quotidiano e delle Cronache della Svizzera Italiana , ha prudentemente risposto: “Quello che sappiamo è che verrebbero confermate le attività a Lugano”. Allo scalo luganese – ha inoltre precisato – lavorano 200 persone per Darwin. Ma ci sono garanzie a questo proposito? “Non è il momento per entrare nel merito”, ha aggiunto.
Anche il sindaco di Lugano si dice soddisfatto di quanto emerso durante l’incontro. Questo per vari motivi: prima di tutto è stato possibile fare chiarezza sulla situazione della compagnia e dunque di riflesso sul futuro dell’aeroporto. Ha anche permesso – ha precisato Borradori – di instaurare un contatto diretto e di far fronte all’obbligo di trasparenza nei confronti del legislativo comunale, che prossimamente potrebbe porsi la domanda se è lecito o meno continuare a investire nella struttura.
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“L’incontro di oggi – ha infine detto - può essere importante perché a dipendenza di come evolverà l’operazione legata a Darwin si possono sviluppare anche delle strategie nuove che potrebbero ridare ottimismo e positività all’aeroporto”. Intanto il Municipio si sta muovendo, ma il messaggio verrà però licenziato solo dopo che il futuro di Darwin sarà più chiaro.
Red. MM/CC/SP
"Darwin è in difficoltà da quando è nata"
Interpellato sulle condizioni di salute dell’azienda e sull’eventualità che debba essere ceduta, Emilio Martinenghi ha risposto: “Darwin è in difficoltà da quando è nata. L’ho ribadito anche l’anno scorso; senza il sostegno anche del pubblico non ci sarebbe stato il rilancio con la ricapitalizzazione di 20 milioni fatta quest’anno con mezzi propri privati”. Inoltre: “Darwin sicuramente mantiene questo regime di difficoltà fatto però con una finalità molto chiara che è quella di poter trovare il partner strategico che possa poi sostenere le attività future”.
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