Cronaca

"Tassi fissi al 2% non potevano durare"

Così Antoine Casabianca, presidente dell'ACSI, commenta i dati emersi dal barometro ipoteche di Comparis; grosse difficoltà per i consumatori

  • 16 gennaio 2014, 07:30
  • 6 giugno 2023, 14:53
tp_antoine_casabianca_acsi.jpg

Il presidente dell'ACSI Antoine Casabianca

  • Ti-Press / Samuel Golay /

“C’era da aspettarselo”, così Antoine Casabianca, presidente dell’Associazione Consumatrici e Consumatori della Svizzera Italiana (ACSI), commenta i dati divulgati mercoledì da Comparis sui tassi ipotecari nel 2013 . Si parla – lo ricordiamo – di un progressione dei tassi di riferimento delle ipoteche a tasso fisso di dieci anni, dal 2,0 al 2,7%. Quali le conseguenze per i consumatori?

Difficoltà difficilmente risolvibili per i consumatori

“Per una famiglia che ha costruito una casa del valore di un milione, la cifra da versare per l’interesse passa da 20'000 a 27'000 franchi, senza contare l’ammortamento. Le ripercussioni sulle altre attività mi sembrano evidenti e a questo deve aggiungere le pressioni che la banca farà per avere delle garanzie. In pratica siamo di fronte a difficoltà difficilmente risolvibili, se il reddito familiare era già sotto pressione per le abituali spese domestiche, cassa malati in testa. Va infatti considerata anche la difficile situazione economica e il reddito non garantito per la stragrande maggioranza dei cittadini”. La perdita dell’edificio potrebbe diventare una prospettiva abbastanza concreta, ci dice inoltre Casabianca, che commenta: “era prevedibile. Tassi fissi del 2% non potevano durare, considerato che in passato si oscillava tra il 6-9%”.

Il futuro

Per il futuro è difficilissimo fare previsioni. “Gli interessi in gioco a livello nazionale e internazionale sono tantissimi. C’è chi farà pressione per abbassare i tassi e favorire altri usi dei capitali in circolazione e chi invece cercherà di favorire uno sviluppo in senso inverso… ”.

"Ci vuole un buon capitale di partenza e un reddito assicurato per vent'anni"

Per finire cosa consiglierebbe a qualcuno che oggi vuole acquistare una casa? “Ci vuole un capitale di partenza abbastanza elevato. Idealmente anche più del 20-30% del quale si parlava in passato. E’ inoltre necessario un reddito assicurato … per i prossimi vent’anni, che è una certezza solo per una minoranza della popolazione. Il fattore garanzie va considerato molto attentamente e questo vale anche per i pensionati in quanto le loro rendite provengono da fondi pensione che purtroppo non sono 100% sicuri, perlomeno nei rendimenti dei capitali accumulati. Aggiungerei che parte avvantaggiato chi ha una vita sentimentale stabile che non lascia presagire separazioni repentine e burrascose ...”.

Sandro Pauli

Ti potrebbe interessare