Cronaca

Ticinese sparito in Siria, ci pensa Berna

La Confederazione ha incaricato il console svizzero di capire che fine ha fatto il locarnese di 53 anni imprigionato a metà agosto nel nord del paese

  • 19 settembre 2013, 12:03
  • 6 giugno 2023, 15:12
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Si apre forse uno spiraglio di sparito per i familiari dell'uomo che vivono in Ticino

  • REUTERS

La Confederazione si è attivata per cercare di capire che fine ha fatto il 53enne locarnese scomparso a metà agosto in Siria. L’uomo, secondo quanto appreso dai familiari grazie ad alcune persone presenti in loco, sarebbe stato fermato dai servizi segreti oltre un mese fa all’aeroporto di Qamishli. Dopo essere stato prelevato dalle forze dell'ordine, il meccanico è stato imprigionato.

In una lettera arrivata martedì al legale dei familiari, l’avvocato Yasar Ravi, il Dipartimento federale degli affari esteri dice di non avere informazioni precise sulla vicenda, ma sottolinea di aver incaricato il console elvetico in Siria di chiarire al più presto la situazione con le autorità del paese. Attualmente sia il Consolato ad Aleppo che l'Ambasciata a Damasco sono però chiusi a causa del conflitto civile. È allora ipotizzabile che i servizi diplomatici intervengano sfruttando canali privilegiati.

Non si conoscono ancora i motivi dell’arresto del 53enne, di nazionalità svizzera e siriana. L'uomo, stando a nostre informazioni, si recava regolarmente nel paese.

Da.Pa.

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