Cronaca

"Una poll tax cantonale sarebbe iniqua"

L'ipotesi di una tassa personale suscita le critiche degli esperti di diritto fiscale. A colloquio con Samuele Vorpe del centro di competenze tributarie della SUPSI

  • 15 November 2013, 18:10
  • 5 June 2023, 16:30

In Ticino, più di 45'000 dei quasi 188'000 contribuenti (dati sull'imposta cantonale 2010) si collocano al di sotto della soglia minima di imponibilità e, a norma di legge, sono quindi esentati completamente dal pagamento di imposte. Una situazione, che se da un lato evidenzia problematiche mancanze di mezzi, dall'altro - sostiene il Governo - finisce per deresponsabilizzare tutte queste persone rispetto alle esigenze della cosa pubblica. Secondo l'Esecutivo è necessario che ognuno dia il suo contributo, per quanto nei limiti delle sue possibilità. E per far sì che tutti concorrano al finanziamento dei beni collettivi, il Consiglio di Stato intende esplorare la possibilità di un'imposta personale analoga a quella già prelevata dai comuni.

L'ipotesi di un "testatico" da versare anche al cantone figura così nel recente rapporto del Governo sul programma di risanamento finanziario. Le critiche dei contrari non vertono solo sul possibile importo (si parla di 100 franchi a persona, a fronte dei 20 già versati ai comuni), ma anche sui principi di equità fiscale. " È una tassa che colpisce la persona, senza riguardo per la sua capacità contributiva ", sostiene Samuele Vorpe, responsabile del centro di competenze tributarie della SUPSI. " Chi è già esentato dalle imposte, in quanto sprovvisto di mezzi sufficienti, verrebbe così colpito in maniera non equa sotto il profilo fiscale ".

C'è poi la questione dell'importo, che è tutt'altro che trascurabile, sostiene il docente di diritto tributario della SUPSI. Di recente, è stato il canton Uri a decidere di introdurre un'imposta personale pari a 100 franchi. Un importo analogo anche in Ticino, sottolinea Vorpe, non sarebbe affatto indolore per chi già dispone di pochi mezzi. " Una cifra di 20 franchi, come quella destinata ai comuni, sarebbe ancora ragionevolmente equa. Ma 100 franchi rappresenterebbero un costo non indifferente per famiglie o singoli che già si collocano nella fascia di esenzione dalle imposte, proprio perchè hanno una bassa capacità contributiva. "

Il Consiglio di Stato - obiettiamo - sottolinea però la necessità di aumentare il senso di responsabilità di queste persone. Un'argomentazione che, tuttavia, non convince davvero il nostro interlocutore. " Non trovo equo che chi ha un imponibile di 30'000 franchi paghi una tassa di 100, esattamente come chi ha un imponibile pari al doppio, al triplo, a dieci volte tanto. E non credo che ciò contribuisca ad aumentare la responsabilizzazione nei confronti dello Stato ".

Alex Ricordi

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