C'era una volta, anzi, ufficialmente ci sarà dal prossimo anno, un "cyberattivista, terrapiattista, ecoscettico, antivaccinista" - e pure un po' disinformatore - che odierà i "trapper" al punto di volerli veder "blastare" tutti quanti.
E se non avete capito un "cacchio" (che non è una parolaccia, ma un germoglio) non preoccupatevi, siete delle persone normalissime, ma che non hanno ancora esplorato i circa 400 neologismi che il Devoto-Oli 2020 ha rubato alla politica, all'economia, alla cultura, ma anche a internet e ai giovani - e alla loro freschezza, anzi, diciamolo, "figaggine", ovvero l'insieme di tutto ciò che li rende attraenti.
Insomma, la lingua cambia la lingua e con essa i dizionari; anche lo Zingarelli 2020, per fare un altro esempio illustre, ha sdoganato (parola recente anche questa) circa 500 nuovi vocaboli e a scorrerli ci si chiede se sia un bene...
Passino blockchain, aparthotel, e-bike, passino anche edamame, baby food e superalimento, accettiamo persino remuntada, mid-term e gialloverde in una parola sola, ma dai... diciamolo, di bombastico, cafonal e brilluccicare forse avremmo anche potuto fare a meno.
Curiosità finale, finalmente anche lo Zingarelli (come gia il Devoto-Oli nel 2017) nell'ultima versione ha inserito la parola con cui vi salutiamo: ciaone!