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E' ticinese l’app più creativa

A Playtrip la Creative Business Cup, un’applicazione che racconta il territorio attraverso video basati su romanzi famosi o su storie di giovani scrittori

  • 28 agosto 2018, 21:42
  • 8 giugno 2023, 23:41
PlayTrip
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Essere catapultati al tempo dei Promessi di sposi e rivivere la storia di Renzo e Lucia. Oppure vedere un drago che prende vita per le strade di Lugano e parlare con un mago a Milano.

Tutto questo è possibile attraverso il proprio telefonino, grazie PlayTrip, applicazione nata a Stabio dall’idea di due giovani ticinesi. Giovedì a Zurigo hanno vinto il primo premio alla “Creative Business Cup Switzerland” nella categoria industrie creative e a novembre voleranno a Copenaghen dove si confronteranno con i migliori progetti al mondo.

“Attraverso video, musiche, racconti basati su romanzi classici, ma anche su storie narrate da giovani scrittori, vogliamo dare vita a città o a strade del Ticino e del resto del mondo. Questa app è rivolta sì a turisti o scrittori da viaggio, ma anche a semplici curiosi che vogliono riscoprire il territorio in cui vivono”, spiega al TG della RSI Stefano D’Albora, co-fondatore di PlayTrip.

“Oltre ai turisti o semplici appassionati di fantasy l’app è rivolta anche ad un pubblico più vasto ad esempio alle scolaresche che vogliono vivere grazie alla realtà aumentata le storie che hanno letto sui banchi di scuola. Oppure agli uffici del turismo ad archivi di Stato, a biblioteche ed associazioni culturali”, aggiunge dal canto suo Matteo Scarpellini, ceo e co-fondaore di PlayTrip.

Tutti possono dunque diventare narratori della propria città o quartiere, scrivendo e facendo video per poi pubblicarli sull’applicazione. Tutti o quasi visto che la redazione di PlayTrip filtra le storie meritevoli.

“In cantiere – conclude Scarpellini - verrà rilasciata a novembre una ICO (Initial coin offering) e grazie alla tecnologia della blockchain si potrà permettere di tutelare il diritto d’autore degli storyteller 2.0, e PlayTrip sarà una delle prime app a farlo”. Una storia, un sogno, quello dei due giovani ticinesi, che da Stabio vuole raggiungere il mondo.

Mattia Pacella

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