Mancava una tessera per ricostruire le fasi che si susseguono nello sviluppo dell'embrione e il mosaico, dopo quasi un secolo di ricerche, è stato completato con la ricostruzione della staffetta di eventi molecolari che decide del destino delle singole cellule.
Un primissimo passo era stato fatto nel 2001, quando un embrione umano è stato ottenuto in laboratorio e fatto sviluppare fino a sei cellule; nel 2016 un altro era stato fatto crescere in provetta fino a 13 giorni. Mancava però la chiave di volta, ossia conoscere il regista che gli permette di svilupparsi.
La scoperta corona il filone di ricerca inaugurato nel 1924 dagli scienziati tedeschi Hans Spemann e Hilde Mangold, che per primi avevano individuato l'organizzatore dello sviluppo embrionale in cellule di organismi molto semplici, come quelle di salamandra. Le loro ricerche furono premiate con il Nobel nel 1935 e sono state la base per gli esperimenti che nel 1996 hanno portato alla clonazione della pecora Dolly e alla produzione di cellule staminali embrionali.
ATS/Nad