Eve e Wall-E, i due nanosatelliti che hanno "aiutato" la sonda InSight ad atterrare su Marte lo scorso novembre, hanno ormai superato il pianeta rosso (di 3,2 milioni di chilometri il primo, di 1,6 il secondo) interrompendo le comunicazioni con la Terra.
Si tratta di due CubeSat, apparecchi innovativi delle dimensioni di una valigetta e pesanti pochi chili. È la prima volta che questa tecnologia viene utilizzata per missioni interplanetarie.
Torneranno a muoversi in direzione del Sole quest'estate e, anche se non si riuscisse più a comunicare con loro, la missione, a detta degli esperti, è da considerare successo. "Abbiamo voluto vedere fin dove era possibile spingere con la miniaturizzazione e quanto lontano riuscissero ad arrivare", ha spiegato Andy Klesh, ingegnere della JPL che ha collaborato con la NASA - "Abbiamo fatto un grosso passo avanti, e i futuri CubeSat potranno andare ancora più lontano”.