L'effetto Dudù sulla società italiana

“Dudù è simpaticissimo”, gli manca solo la parola, è come un bambino. Silvio Berlusconi descrive in questo modo il suo cagnolino, oramai inseparabile compagno di uscite mondane e ufficiali. Ed è così che in Italia è scattata la “Dudù mania”: copertine di riviste, articoli, vignette satiriche… tutti dedicati al barboncino.

Un’attenzione mediatica che si è trasformata, scrive oggi, giovedì, La Stampa, in un’impennata di vendita di questa razza in Italia, quasi del 20%. Le mode canine non sono comunque una novità: c’è stato per esempio il tempo dei dalmata sulla scia del film “La carica dei 101” o dei San Bernardo dopo il successo della pellicola “Beethoven”.

Certo è, che Dudù non ha rivali sul piano “politico”. Gli altri quadrupedi non riescono a tenere il suo passo: per esempio, i simpatici cao de agua portugues Bo e Sunny della famiglia Obama non hanno avuto lo stesso impatto sulla società americana.
A loro manca forse l’aspetto “cane-da-borsetta”, una moda che negli ultimi anni ha visto quali protagonisti i chihuahua di Paris “hiltoniana” memoria.

Sì, è vero Dudù fa un po’ la star con quegli occhietti da impertinente mentre passeggia con Francesca Pascale, la fidanzata di Silvio. Sì, Dudù appare simpatico quando gioca con Vladimir Putin. Sì Dudù, strappa un sorriso quando scappa inseguito dalle guardie del corpo dell’ex premier. L’effetto Dudù era quindi inevitabile in una società come quella italiana. Chissà quanti barboncini sotto l’albero di Natale quest'anno, speriamo che poi non vengano dimenticati con il finire delle feste.. altrimenti poi, Berlusconi, dovrà vedersela anche con gli animalisti.

AlesS