Tech&Scienza

Lisbona, capitale glam ed high tech

Al via il Web Summit 2018: la conferenza tecnologica più grande del mondo torna nella capitale portoghese per il terzo anno consecutivo

  • 5 novembre 2018, 23:14
  • 9 giugno 2023, 02:40

L'apertura del Web Summit a Lisbona

rsi/eb 05.11.2018, 23:13

Di: Joe Pieracci

Si è aperta lunedì a Lisbona l’edizione 2018 del Web Summit, la conferenza tecnologica più grande del mondo: dal 5 all'8 novembre si parla di web, innovazione, futuro e startup. Vi partecipano capi d’azienda, investitori, startupper rampanti in cerca di finanziamenti, giornalisti e media di ogni parte del pianeta.

A questa edizione sono attese oltre 69'000 persone provenienti da 159 paesi; percorreranno 975'000 chilometri, per ascoltare 1'200 speaker che si alterneranno su 24 diversi palchi, bevendo in tutto 367'000 caffè.

La frenesia in città è palpabile. Lisbona in questi giorni è un po’ il centro del mondo, al contempo glam ed high tech. Qui abita Madonna. D’altra parte è il tempo del "miracolo portoghese" ed è "il momento di trasferirsi qui, di investire, provarci", si legge sui giornali.

Lisbona è - assieme a Berlino - la nuova mecca europea delle start-up. Affitti bassi, buona qualità di vita, un clima mite e la spontanea ospitalità dei portoghesi vanno a braccetto con gli investimenti sull’innovazione del Governo, il calo della disoccupazione e l'attuale ripresa economica lusitana.

Al Summit sono attesi l'inventore del web Sir Tim Berners Lee e quello di Twitter Ev Williams, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il CEO di Booking Tans Gillian, il CPO di Netflix Greg Peters, l'ex primo ministro britannico Tony Blair e pure Jorge Mendes, il più potente agente di calciatori al mondo, quello che quest'estate ha portato Ronaldo alla Juventus incassando una maxi commissione da 12 milioni di euro.

Grandi nomi, che fanno pubblicità all’evento e al contempo ne dimostrano l’importanza acquisita sulla scena tecnologica internazionale.

L'apertura è toccata proprio a Berners Lee e a Guterres, che nel suo discorso ha lanciato un appello per "un futuro digitale sicuro, che possa portare beneficio a tutti, in tutto il mondo".

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