Ottenere – per la prima volta - più energia nella combustione rispetto a quanta ne è servita per generarla. È questo l’importante passo avanti ottenuto dagli scienziati del Lawrence Livermore National Laboratory in California nel campo della fusione nucleare, nota anche come fusione a freddo. Una reazione, cioè, che assomiglia a quella che alimenta il Sole.
Gli scienziati, nella pratica, hanno colpito con una serie di potenti laser, 192 per la precisione, una minuscola sfera di oro che, sotto l’azione dell’altissima temperatura, si è dissolta emanando energia. Questa ha investito una pasticca contenente gli isotopi dell’idrogeno deuterio e trizio, generando la fusione. La quantità prodotta, come detto, ha superato quella utilizzata nel combustibile.
E’ dalla seconda guerra mondiale che gli scienziati di tutto il mondo stanno cercando di produrre questo tipo di reazione. La fusione nucleare potrebbe risolvere problemi energetici perché, secondo gli esperti, produrrebbe pochissime scorie.